Nazione: Italia
Lingua: italiano
Fonte: Ministero della Salute
CEMON Srl
UNDA CANTHARIS MEDICINALE OMEOPATICO Cantharis è un rimedio ad azione locale che agisce prevalentemente sull’apparato urinario, ma anche sulle gonadi, sull’apparato gastro-intestinale, sul sistema nervoso, sulla pelle, sulle mucose e sulle sierose. Tutte le secrezioni, liquide o vischiose con possibili tracce ematiche, risultano abbondanti ed escorianti. L’individuo che richiede Cantharis ha sensazioni di bruciore e di calore brutali e violente, presenta dermatiti brucianti (in Rhus tox le vescicole sono meno brucianti, più pruriginose, più piccole, di colore rosso scuro, dolenti ed aggravate dal freddo), ha dolori all’addome insopportabili, taglienti (simili a coltellate) e costrittivi che sopraggiungono soprattutto quando la vescica è piena, ha minzione difficile, lenta e dolorosa, nonché frequente con emissione di poche gocce di urina. Il dolore bruciante e l’intollerabile bisogno di urinare sono i sintomi guida di Cantharis in tutte le affezioni infiammatorie. Il soggetto ha un’iperestesia generale (aumento della sensibilità cutanea di tipo dolorifico, determinata da un’anormale eccitazione nervosa), occhi lucidi e pupille molto dilatate, viso pallido con espressione di sofferenza, sete con avversione per il bere. E’ una persona prostrata e stanca, depressa, inquieta e agitata (si muove continuamente) ed ha un aumentato desiderio sessuale. I bruciori non migliorano né durante né dopo la minzione. I sintomi cutanei migliorano con applicazioni fredde. La diarrea peggiora dopo i pasti o dopo aver bevuto. I dolori all’addome migliorano piegandosi in due e peggiorano con la pressione (Colocynthis invece migliora siapiegandosi in due che con la pressione). I dolori alla vescica peggiorano bevendo anche piccole quantità di acqua o bevendo caffè. I principali sinergici (complementari) sono Belladonna, Mercurius, Phosphorus, Pulsatilla, Sepia, Sulphur. I principali antidoti sono Aconitum (per la violenza dei dolori), Apis (per la cistite), Camphora (per la stranguria e l’oliguria), Kali n Leggi il documento completo